Una “rossa” nemica
Racconti
Spetta/Le Redazione
In
questa situazione, cosa ci può essere di più imbarazzante di un potente
starnuto mentre si è in fila per fare la spesa? Ebbene è successo
proprio a me, e dal comportamento delle persone presenti, ho capito cosa
dovevano provare quei poveracci accusati di essere "untori" nelle
pestilenze del passato!
Alcuni giorni orsono, mi trovavo in fila davanti a un supermercato per fare la spesa quando l’ho sentito arrivare. Ormai convivo da anni con il “raffreddore da fieno” e ne conosco a menadito i sintomi. Così quando ho sentito il classico prurito all’interno del naso, ho capito subito che stava per scatenarsi uno dei miei proverbiali e potentissimi starnuti ma ora la situazione è molto diversa. Mi sono subito spostato dalla fila, e dopo aver starnutito, vedendo le persone che mi rifuggivano come fossi un lebbroso, ho tranquillizzato tutti dicendo loro che era solo allergia, ma non so se tutti l’hanno creduto. La Rinite allergica, è questo il suo nome corretto, e un disturbo di cui soffrono in primavera e in autunno milioni d’italiani, e cui purtroppo i rimedi sono scarsi o inesistenti. Io sono allergico alla Parietaria, la pianta spontanea più allergenica che si conosca, chiamata in dialetto “gambi ross, ” ma conosciuta anche come Erba Vetrina, Erba Vento, o l’Erba dei Muri. Mi sono accorto della sua malefica influenza sul mio organismo, per caso, ormai più di quaranta anni fa. Avevo deciso di pulire il cortile di casa dalla florida Parietaria che lo infestava, così, con naturalezza, mi misi a strapparla, stando attento a estirpare anche le radici. Dopo pochi minuti, improvvisamente avvertii il naso che mi colava, eppure non avevo il raffreddore! Subito dopo un fastidiosissimo prurito al naso fu il preludio di una serie ininterrotta di starnuti. Dopo pochi minuti, sentii una sorta di fastidio in gola, come se qualcosa d’irritante mi scendesse nei polmoni impedendomi di respirare. Mi spaventai moltissimo, tossendo in modo violento, e mezzo soffocato mi recai al Pronto Soccorso, dove una dottoressa, dopo avermi fatto un’iniezione, mi disse di fare un test allergenico il giorno dopo. Fu così che scoprì che la causa del mio disturbo era il polline della Parietaria. Pensare che da bambino quasi quotidianamente la usavo per pulire l’interno di fiaschi e bottiglioni, o la raccoglievo per lenire il dolore dell’ortica, quando questa veniva a contatto delle mie gambe nude. Mia madre poi, me la faceva raccogliere per usarla come ripieno per tortelli e cappelletti, o fare gustose frittate, pietanze di cui ero particolarmente ghiotto. Le allergie stagionali prodotte dai pollini sono ben conosciute e sfruttate a fini commerciali dalle Multinazionali del farmaco, che all’inizio della primavera ci sommergono di spot televisivi dove si reclamizza uno spray nasale, o delle pastiglie, che a sentir loro avrebbero del miracoloso, ma che in realtà poco possono, contro le allergie più severe. I farmaci più usati sono gli istaminici, e con più cautela i corticosteroidi, ma ambedue, spesso hanno degli effetti collaterali peggio dell’allergia. Esiste anche una specie di “vaccino” ossia una terapia che dovrebbe desensibilizzare il soggetto verso quel tipo di allergene. Questi trattamenti, per iniezione, o sub-linguali, vanno fatti per anni, sono costosi, e molto spesso non portano il risultato sperato. In alcuni soggetti il polline di molti tipi di piante, o il pelo di animali domestici, provoca delle ben più gravi Asme allergiche, che compromettono in modo ancora più severo l’albero respiratorio. I sistemi più efficaci, dettati da anni d’esperienza personale di ”malattia” anche se malattia non è, sono molto più semplici. Il più efficace, per chi ha la fortuna di abitare in riva al mare, è di farsi una bella passeggiata sulla battigia, o soggiornare in riva al mare per alcune ore, respirando l’aria marina priva di allergeni e ricca di iodio. Per quando la crisi avviene nelle ore notturne invece, è consigliato il lavaggio nasale con l’acqua tiepida del lavandino, aspirandola con il naso e poi soffiandola fuori. Se l’allergia è severa, sarebbe opportuno per i mesi primaverili e autunnali, installare in casa un purificatore d’aria. Questi apparecchi, se acquistati, e consigliati da persone competenti, e con caratteristiche particolari, funzionano egregiamente, trattenendo i pollini all’interno degli ambienti, e consentendo, ad esempio il riposo notturno privo di problemi. E’ chiaro che le finestre devono essere chiuse e a tenuta, che gli apparecchi devono avere la capacità di depurazione rapportata alla cubatura dell’ambiente, e che siamo sempre tenuti puliti ed efficienti i filtri. Qualcuno afferma che i soggetti allergici, da una parte siano fortunati, perché il loro sistema immunitario è sempre vigile, e attento, e quindi in grado di attaccare e sconfiggere efficacemente diverse patologie. Io personalmente credo invece tutto il contrario, ossia che per un “errore” scritto non so dove, il nostro sistema immunitario scatena una reazione esagerata nei confronti di un potenziale nemico in realtà innocuo, causando problemi solo a noi. Purtroppo il numero delle persone allergiche è in costante crescita, tanto che diversi Siti metereologici sul Web, hanno affiancato alle previsioni meteo anche un “servizio polline, ” con una previsione di massima della qualità, e quantità di polline che sarà presente in un dato giorno, località per località. La recente pandemia poi, ha scatenato in molte persone un vero e proprio terrore, scambiando i classici sintomi dell’allergia, in quelli molto più gravi del coronavirus. A parte il fatto che chi soffre di allergia, non può in alcun modo non riconoscere i sintomi, come ad esempio starnuti frequenti, naso chiuso e che cola, occhi arrossati, tosse causata da un pizzicorino in gola, o fastidio “al petto.” Questi sintomi sono simili a quelli del virus, ma mai accompagnati da febbre alta, che dovrebbe invece fare sospettare qualcos’altro. Di tutto questo discorso, mi piace riportare il pensiero del mio amico d’infanzia Robè, che afferma convinto che “la gambi ross a s vo vendicar percos t na magnat tropa da fant” (la Parietaria si vuole vendicare perché ne hai mangiata troppa da ragazzo) e chissà! La sua teoria potrebbe anche essere vera!
Mario Volpi
27.04.2020
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