Il declino della “Fede”
Una Volta Invece
Spetta/Le Redazione
"Nulla è per sempre" anche le
religioni millenarie con l'avanzare dell'intelletto umano devono
cambiare, e se non si evolvono, sono destinate a morire.
Alcuni
giorni fa, mentre facevo una passeggiata, ho visto sopraggiungere in senso
contrario, un signore di mezza età, con in mano una borsa simile a quella dei
medici, con attorno al collo quella che a prima vista mi era sembrata una
sciarpa viola. Con mia grande sorpresa, quando ci siamo incrociati ho capito
che era un sacerdote impegnato nell’antico rito Pasquale della benedizione
delle case. Vederlo così solo, senza i paramenti sacri indossati, vi confesso
che mi ha lasciato alquanto perplesso. E’ sempre vivo nella mia memoria la vera
e propria processione di un tempo. Il parroco vestiva l’Alba bianca, con la
stola viola, verde o rossa, il codazzo dei chierichetti, anche loro vestiti con
camici bianchi, avevano, ognuno di essi un compito ben preciso e rigidamente
codificato. Vi era il più robusto che portava la lunga pertica con il
crocefisso d’argento, di solito il più piccolo, maschio o femmina reggeva la
coppa con l’aspersorio, poi vi era quello più “importante,” che con un cestino
in mano si recava accanto alla padrona di casa, per ricordarle l’offerta.
Bisogna dire che al tempo, la miseria era imperante, e il parroco sceglieva
personalmente tre o quattro chierichetti al giorno a rotazione tra i più
bisognosi, per poter poi spartire tra loro il ricavato delle offerte, composte
da uova, qualche fetta di torta di riso, e dalle famiglie più ricche una
speciale torta pasqualina salata, fatta appositamente, che veniva anch’essa
equamente divisa. Le offerte in denaro invece erano trattenute dal sacerdote
per la Chiesa. Dalla fine del secondo conflitto mondiale, è sempre stato più
evidente il processo di secolarizzazione che stava colpendo la Chiesa
Cattolica. Teologi e sociologi, cercano da decenni da capirne la causa, che a
mio avviso sono molteplici, e abbastanza semplici. Prima di tutto per secoli
l’atteggiamento del Clero verso la gente comune non è mai cambiato anche perché
era rimasta invariata la “struttura” del tessuto sociale. Un tempo era
inconcepibile “disobbedire” alla Chiesa, e mandare la figlia in Convento, o un
figlio a fare il prete, era un modo per avere una bocca in meno da sfare, oltre
ad aumentare il prestigio della famiglia nella scala sociale. Ma in pochi anni
tutto cambia, mentre la elefantiaca organizzazione ecclesiastica appesantita da
dogmi e divieti secolari, non riesce a mettersi al passo con i tempi. Per fare
un esempio banale, “peccati” assurdi, come mangiare carne il venerdì o in Quaresima,
non recarsi in Chiesa la domenica, vedere o leggere film o libri “proibiti,”
non sono più accettati da una popolazione giovane e enormemente più istruita di
un tempo. Anche il “comunicarsi” prima della Comunione, è visto come una
interferenza nella sfera personale del Clero, cosa non più tollerata dalla
gente. Per lo stesso motivo, anche un Partito politico filo clericale italiano,
come la Democrazia Cristiana, per decenni al potere, subirà un forte
ridimensionamento. Per non soccombere cercherà alleati nel cosiddetto
Pentapartito, ma verrà definitivamente sciolta nel 1994. Intanto, anche se la
Chiesa tenta qualche timida apertura al modernismo, la secolarizzazione procede
sempre più spedita, e si assiste a una forte crisi della vocazione sacerdotale,
e monastica che porterà alla chiusura di numerosi monasteri e conventi, e
all’accorpamento tra loro di due o più parrocchie, per ovviare alla mancanza di
sacerdoti. Anche se si tenta di negarlo disperatamente il divieto di sposarsi per
i sacerdoti, oggi è mal sopportato dagli aspiranti preti che rinunciano a
prendere i voti Si cercherà di porre rimedio a tutto ciò con “l’importazione”
da Paesi africani o asiatici di sacerdoti, ma questa soluzione non sarà gradita
dai pochi fedeli rimasti, costretti a seguire “prediche,” in un italiano
maccheronico. Negli anni duemila poi, dopo una lunga serie d’indagini, scoppia
a Boston negli Stati Uniti la denuncia del quotidiano The Boston Globe, sui
numerosi e ben documentati casi di pedofilia, e abusi sessuali perpetrati da
preti e vescovi, a bambini e ragazzi ospitati in collegi o Istituti religiosi,
e sistematicamente insabbiate da alti prelati del Clero americano. Lo scandalo
costò milioni di dollari alla Curia statunitense in risarcimenti, ma s’allargò
a macchia d’olio arrivando a interessare i Paesi Europei costringendo Papa
Ratzinger, a chiedere pubblicamente scusa a nome del Vaticano. Senza dubbio questi
tremendi crimini nei confronti dei più deboli, hanno assestato un forte colpo
alla credibilità della Chiesa, ma c’è di più. A minarne ancora di più l’autorevolezza,
negli anni ottanta scoppiò lo scandalo finanziario dello I.O.R. Nato come
Istituto Opere Religiose, per fare opere di carità, nel corso dei decenni
questa istituzione, si è sempre più trasformata in una vera e propria Banca
d’affari. Nel 1982, vi fu il crack del Banco Ambrosiano, che lasciò sul
lastrico migliaia di risparmiatori. Nel corso delle indagini però venne fuori
che lo I.O.R Vaticano in pratica controllava come maggior azionista il Banco
Ambrosiano, permettendo all’allora Presidente Roberto Calvi, non ha caso
sopranominato “Il banchiere di Dio,” di drenare miliardi per loschi affari, e
soprattutto verso Società fittizie collocate in paradisi fiscali, con l’intento
di far comperare da queste azioni del Banco Ambrosiano per farne crescere
artificialmente il valore, ma indebitandosi sempre più. Legati alla criminalità
comune romana, alla Massoneria, alla politica, e ai Servizi Segreti deviati,
dopo un’indagine della Banca d’Italia, Roberto Calvi e il cardinal Marcinkus,
direttore dello I.O.R vennero indagati dalla Magistratura Italiana. Roberto
Calvi, fu arrestato, e rimesso in libertà in attesa di giudizio, ma venne
trovato morto impiccato sotto al ponte dei frati neri a Londra. Classificato da
prima ufficialmente come suicidio, tale versione verrà clamorosamente smentita
dagli inquirenti che però non trovarono mai i colpevoli. Il Cardinale invece,
eluse il mandato di cattura delle Autorità Italiane perché godeva dell’immunità
diplomatica e fuggì all’estero dove morì ultraottantenne. Più recentemente, un
altro Cardinale “faccendiere” Giovanni Angelo Becciu, è stato accusato di
essersi appropriato insieme ai suoi famigliari di ingenti fondi della
Segreteria Vaticana, e dell’acquisto sempre a suo nome di un prestigioso
palazzo nella esclusiva City Londinese. Dapprima accusato, e poi, per evitare
lo scandalo, maldestramente scagionato da una imbarazzatissima Curia Vaticana
che non sa come agire nei suoi confronti, e che cerca disperatamente, come al
solito, di insabbiare il caso. Oggi sempre più persone dichiarano di avere
ancora fede in Dio, ma non credere assolutamente più nella Chiesa e soprattutto
nel Clero. Non a caso, sono sempre meno i matrimoni celebrati in Chiesa, così
come cresime, battesimi, e comunioni un tempo tappe obbligate nella crescita di
figli “cristiani.” Purtroppo il Clero è composto da uomini, e come tali sono
indotti in tentazioni fisiche e finanziarie, cui, molti di loro non sanno
resistere. Nonostante tutto, penso che la bimillenaria storia della Chiesa
Cristiana continuerà il suo cammino nella storia dell’uomo, cambiando
all’occorenza, solo la nazionalità dei “fedeli.”
Mario Volpi 21.3.23
Racconti di questa rubrica