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Allevatore … spaziale

Racconti
Spetta/Le Redazione
Qualcuno potrebbe pensare che questo sia solo un racconto di fantascienza, ma sarà davvero così?

Crek, era preoccupato, e quando era in questo stato, le creste diventavano rosso porpora e palpitavano come il Sacro Fuoco Eterno su Ponticak, il suo pianeta. Mentre strisciava verso il ponte di comando, ricordava l’emozione che aveva provato, quando il Grande Consiglio lo aveva promosso al grado di Primo Allevatore. Certo era una responsabilità non da poco, provvedere al fabbisogno dell’intero suo popolo, ma la soddisfazione di essere al comando della Grande Nave Alimentare era immensa. La Galassia per lui non aveva più segreti, ormai l’aveva percorsa in lungo e in largo, schivando le pericolosissime fasce di Asteroidi di Bullet, i mortali Raggi della Costellazione di Xenos, i terribili campi gravitazionali di Orione e passando alla larga dal Grande Nulla, che tutto risucchiava al suo interno. Doveva controllare che i suoi allevamenti, sparsi in diverse Galassie nel nero siderale, procedessero bene, e potessero fornire al suo popolo il cibo necessario per la loro sopravvivenza. Dopo essersi accomodato sull’immensa postazione di comando, comunicò telepaticamente al direttore di macchina, che poteva partire, e la velocità da raggiungere, mentre con un tentacolo impostava la rotta verso il prossimo allevamento. Era proprio questo la fonte della sua preoccupazione. Circa tre Tetra di tempo fa, il suo popolo aveva completamente esaurito le riserve alimentari di Ponticak, e erano a un passo dall’estinzione. Il grande saggio Petricon, proprio in quel periodo mise a punto il modo di curvare la luce e il tempo, rendendo così possibili i grandi viaggi spaziali. Iniziò una grande ricerca di un pianeta simile a Ponticak, che possedesse un’atmosfera di limpida anidride carbonica, dove dal suolo potessero spuntare deliziosi polimeri plastici, che fiumi di oleosi idrocarburi scorressero tranquilli verso un gelido mare di metano, ma la ricerca risultò purtroppo vana. Poi il Grande Consiglio, pensò a una nuova soluzione. Allevare in pianeti per noi ostili, animali che producessero gli alimenti indispensabili. Furono provate razze da molti pianeti, ma solo tre di esse servirono al nostro scopo. In uno dei quattro cervelli di Crek, arrivò il pensiero del direttore di macchine che gli comunicava che la velocità di curvatura era stata raggiunta, e che i due enormi motori fotonici funzionavano alla perfezione. Con l’antenna destra Crek comunicò il ricevuto, mise a riposo due cervelli, e si rituffò nei suoi pensieri. Fu così, che da oltre due Tetra di tempo si dovettero cercare e istruire degli Allevatori, che oltre a conoscere i bisogni e le forme degli animali allevati, fossero disposti ai grandi viaggi siderali, sulle scomode Grandi Navi Alimentari. Da quei Tempi innumerevoli generazioni di Allevatori si erano succedute. Anche le navi erano cambiate, diventando molto più comode, ma soprattutto, enormi come un pianeta, e veloci come la luce. Il suo popolo era sceso drasticamente di numero, tanto che sulla sua nave ad esempio, erano solo in quattro, serviti da un esercito di Macchine Pensanti, che svolgevano qualsiasi lavoro fosse loro comandato. Il direttore gli comunicò che erano in vista dell’allevamento che dava loro problemi, e che la velocità stava diminuendo. Dopo poco la gigantesca nave si mise in orbita attorno al pianeta mentre dalla stiva uscivano un grande numero di Dischi Osservatori inviati da Crek. Questo allevamento era problematico, e pensare che era quello che forniva loro più cibo. Una Tetra di tempo fa, alcune centinaia di animali erano stati portati sul terzo pianeta di quella piccola stella. Era molto piccolo e aveva un orribile colore azzurro, ricco del velenosissimo ossigeno, e quasi completamente ricoperto dalla terribile H2O in forma liquida. Il resto dell’inospitale pianeta era ricoperto da strane forme di vita, con colorazioni verdastre che producevano esse stesse il micidiale ossigeno. Stranamente quei pochi animali si trovarono subito bene, e dopo appena mezza Tetra di tempo, cominciarono a produrre cibo per noi. Da uno dei dischi Osservatori arrivò a Crek la notizia che quello che si aspettava purtroppo era accaduto. I quattro cervelli del Primo Allevatore, vibrarono di collera, mentre le creste diventavano rosso fuoco, il Comandante era furioso. Gli animali stavano facendo così bene il loro lavoro che il pianeta ospitante era a un passo dal collassare, e per il Primo Allevatore questo era inconcepibile. Questi stupidi animali, producevano enormi quantità dei succosi Polimeri Plastici, tanto in fretta che i Dischi Caricatori non riuscivano a portarli nella stiva. In più la profumata e indispensabile Anidride Carbonica era prodotta in modo rozzo e primitivo e stava sconvolgendo l’atmosfera originale quel piccolo pianeta azzurro, che cominciava a non essere più adatto ad ospitare quegli animali. Quelle stupide forme di vita a due gambe, poi, si moltiplicavano a una velocità spaventosa, e presto costringeranno Grek a decimarli, prima che distruggano l’intero pianeta. Ormai è deciso, sarà il Grande Consiglio a decidere il momento della fine di questo allevamento. Poi nel cervello posteriore di Grek balenò un’idea, che certamente lo avrebbe portato addirittura a presiedere il Grande Consiglio. L’idea era quella di lasciarli fare, e quando avranno reso quell’inospitale pianetino simile a Ponticak, trasferire qui il nostro popolo. Soddisfatto ordinò ai Dischi Osservatori di tornare, poi, dopo aver comunicato al direttore la nuova rotta gli ordinò di partire. Senza il minimo rumore, la gigantesca astronave sparì in un lampo nei neri e gelidi abissi spaziali.
Mario Volpi 4.9.2020
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