Uomini illustri
In questa sezione riportiamo Uomini illustri nati, vissuti o passati da Carrara che hannno lasciato un' impronta importante nel nostro territtorio.
1200
Dante Alighieri
1265 1321
Poeta : Dante Alighieri venne a Carrara per cercare di far finire le numerose liti tra i Malaspina e i Vescovi di Luni.
1400
Michelangelo Buonarroti
1474 1564
Scultore, Pittore ,architetto : Numerose volte l'Artista venne a Carrara per scegliere personalmente il marmo per le sue opere.
1500
Danese Cattaneo
1500 circa
Scultore e poeta nato a Colonnata : Le sue opere sono nella chiesa di S.Anastasia in Verona[ altare di Gianni Fregoso ] a Venezia [ tempio dei Santi Paolo e Giovanni ] a Padova troviamo numerosi dipinti.
Pietro Tacca
1557 1640
Scultore molto apprezzato le sue prime prove artistiche furono nella "bottega" del Gianbologna in Firenze : Si ricorda a Madrid il monumento equestre dedicato a Filippo IV , la statua del Porcellino sotto la Loggia del Mercato Nuovo a Firenze, la statua in bronzo a Livorno i 4 Mori e le due fontane di piazza della Santissima Annunziata a Firenze.
Spetta/le Redazione
Carrara non è famosa solo per le sue cave di marmo, ma anche per essere stata la città natale di grandi scultori. Io ho voluto ricordarne uno semisconosciuto, non perché di scarso valore artistico tutt’altro, ma come spesso accade, solo per avere avuto la sfortuna di essere contemporaneo a qualcuno giudicato un genio. Mi è piaciuto immaginare la situazione per cui questo scultore ha potuto frequentare la scuola di questo grande maestro, per altro, anche lui carrarino. Lo scultore in questione si chiamava Bolgi Andrea detto “Il Carrarino,”effettivamente divenuto poi collaboratore del suo maestro, oltre che grande amico del Bernini.
Il Carrarino
L'edificio era immenso. Di pianta rettangolare, aveva le due pareti più lunghe sostituite da una serie di archi in mattoni a sesto aperto, che scaricavano su massicce colonne di pietra, il tetto, a due spioventi, ricoperto di tegole rosse, poggiava su una complicata, e massiccia, travatura di legno.
Solo le due pareti di fondo erano chiuse, ad eccezione di una piccola finestrella, posta quasi a ridosso del colmo del tetto. Una rozza scaffalatura appoggiata a queste due pareti, conteneva una quantità impressionante di bozzetti in gesso di varie dimensioni, che parevano accatastati alla rinfusa, come i balocchi di un bambino distratto. Una decina di persone si affaccendava attorno a opere di marmo appena sbozzate che poggiavano su piedistalli di legno improvvisati, il ticchettio di subbie e gradine, * era pressoché incessante, mentre, un raggio di sole entrato da una delle finestrelle laterali, evidenziava la polvere, che rendeva l'aria quasi irrespirabile. Quattro alte pertiche di legno, piantate nella terra battuta del pavimento, sostenevano in verticale, un grosso telo di fibra di ginestra,* e creavano una minuscola stanzetta isolata dal resto dell'edificio. All'interno un grosso manufatto di creta era posto su un piedistallo di legno, circondato da un rudimentale ponteggio, semisdraiato su di esso, vi era un giovane uomo. Aveva circa venti anni, una folta, e ricciuta capigliatura biondo oro, gli ricopriva il collo, e si univa a una ben curata barbetta, indossava una palandra di canapa, sporca di creta, che gli arrivava fino sotto le ginocchia. In una conca di marmo messa lì accanto, un ragazzo poco più che bambino, stava impastando un grosso blocco di creta, quando pensò che fosse della consistenza giusta disse "Maestro guardate se è pronta" il giovane scese dal ponteggio e dopo avere infilato un dito nell'impasto, disse" bravo Tommaso! E' perfetta, puoi andare" il ragazzo gonfio d'orgoglio si dileguò rapidamente. Con un nostalgico sorriso il giovane, ripensò a quando anche lui era un "ragazzo" di bottega. Era nato in quel di Carrara, da un'umile famiglia, ultimo di otto figli, e vi aveva vissuto con la spensieratezza tipica dei ragazzi fino all'età di sette anni, quando accadde il miracolo. Preso un sottile strumento aguzzo, il giovane si riposizionò sul ponteggio e si rimise al lavoro, mentre la sua mente ritornava a quegli anni ormai lontani. Era un giorno d'estate, il caldo era soffocante, con una schiera di bambini della sua età, stava giocando seminudo tra le fresche acque dell'Aventia, quando stanco si sedette in una piccola spiaggetta all'ombra di un fico secolare. La sabbia bianca, finissima, era fresca e leggermente bagnata, e lui sentì l'irrefrenabile voglia di sentirla tra le mani, così si mise, a "fare" un cavallo. Fare figure con la sabbia era da sempre il suo gioco preferito, le faceva in rilievo, e i suoi compagni restavano incantati a guardarlo. Quel giorno mentre stava terminando una testa di cavallo, sentì un richiamo che proveniva dal ponte Barroncino, alzò il capo, e scorse un uomo appoggiato al parapetto. Era un gran signore, vestito con una candida camicia di lino, le brachette di panno verde tenute in vita da una bella cintura di cuoio rosso, a cui era attaccata un'elegante scarsella di cuoio finemente lavorata, un cappello di morbido panno completava il suo abbigliamento. "Come ti nomi" gli chiese lo sconosciuto, "Andrea" rispose timoroso lui, già pronto a una precipitosa fuga, "se vieni qua, ti regalo mezza piastra" Andrea pensò che per quella cifra valesse la pena di correre qualche rischio, così con quattro salti fu sul ponte. L'uomo lo fissò in volto, gli porse la moneta e poi disse" chi ha fatto quella testa di cavallo?" "Io signore" disse Andrea con tono piagnucoloso "ma no sapevo che non si dovesse!" "Non ti sto rimproverando" disse l'uomo con un sorriso, "anzi, vorresti portarmi a casa tua?" Stupito il ragazzo acconsentì, e lì iniziò la sua avventura. Andrea scese dal ponteggio e presa un poco di creta cominciò a manipolarla, mentre riprendeva il filo dei suoi pensieri, quell'uomo era una grande scultore e chiese ai suoi genitori il permesso di portarlo nella sua bottega. Erano passati più di quindici anni da allora, e ora egli stesso era un affermato scultore, non più allievo del maestro, ma suo collaboratore, tutti lo chiamavano "Il Carrarino," per via del luogo della sua nascita, cosa che lo riempiva di orgoglio. Rimirò con fare critico la sua opera, quindi posizionò un poco di creta e dopo averla accuratamente levigata con le dita, scese e si pulì le mani con un cencio. L'opera raffigurava un uomo a grandezza naturale, di razza negroide, ed era semplicemente stupenda. Il corpo seminudo aveva le gambe leggermente flesse, con il busto possente chinato in avanti, le mani erano incatenate dietro la schiena, era evidentemente uno schiavo, e la maschera sul suo volto, piegato su un lato, esprimeva un profondo dolore per la sua condizione. Le membra pur possenti, nonostante la posizione innaturale, esprimevano una plasticità, e una leggerezza ammirabile, i capelli, raccolti a crocchia sulla nuca, avevano un realismo impressionante. Il telo di ginestra si aprì ed entrò un uomo, anche se un poco invecchiato era lo stesso di tanti anni fa. "Benvenuto Maestro" disse Andrea con un radioso sorriso, l'uomo gli batté affettuosamente la mano sulla spalla e disse" ora sei anche tu Maestro!.. E che Maestro! Hai fatto un lavoro magnifico" "troppo buono" si schernì Andrea, "ho preso accordi per la fusione" disse l'uomo più anziano, " e sono d'accordo con il committente che sarai tu a curare la posa delle quattro opere in quel di Livorno" "Maestro ne sarò lusingato! Così potrò tornare anche a rivedere la mia città natale, però ora esigo che facciate una cosa" prese un punteruolo e porgendolo all'uomo disse "apponete la vostra firma" "ma la realizzazione è stata tua!" protestò l'uomo, "ma il bozzetto è vostro " rispose Andrea. L'uomo prese il punteruolo e avvicinatosi al basamento scrisse"Pietro Tacca fece" il primo dei Quattro Mori era fatto.
Mario Volpi
Gradina …………………… Tipo di scalpello usato nella scultura
Fibra di ginestra ...………... Fibra molto umile usata moltissimo in epoca Medievale
1600
Beato Tenderini
1668 1739
Avvocato , Sacerdote : Dopo aver terminato gli studi in legge si dedicò alla sua vera vocazione, così prese i voti da sacerdote rinunciando ad una vita piena di comodità e piacere per adoperarsi in favore delle famiglie povere. La sua morte è legata ad alcuni misteri.
Carrara on-line
Cari amici:
L'altro giorno quando ho letto nella lista di uomini illustri di Carrara, ho pensato che mi mancava il mio antenato. Così ho deciso di inviarvi questa piccola storia, che mi auguro possa essere di interesse.
Le mando un discorso del 2003 che qualcuno ha dato i Vigili del Fuoco in memoria di Germano Tenderini e una breve storia, non credo che sia del tutto esatto, ma forse si avvicina.
“”Primo Martire del Dipartimento Santiago Fuoco e Volontari delle attuali sesta Società Salvatori e Salvaguardare la Proprietà, don Germano Tenderini e Vacca.
Don Germano Tenderini e Vacca, morto mentre si lavora su di spegnere l'incendio al Teatro Municipal della nostra città, Santiago de Cile l' 8 dicembre 1870.
È nato nel 1828, figlio di Don Juan Bautista e Dona Tenderini Cenovia Vacca, dal villaggio di Carrara in Italia, famoso per le sue opere in marmo, dove Tenderini imparato il mestiere da bambino, e ha sviluppato nel corso della sua vita.
Fin da giovane, è evidente come un uomo di grandi gesta e sentimenti altruistici profonde, come dimostrato durante l'epidemia di colera che ha colpito l'Italia. E 'stato tra i primi a offrire aiuto nella lotta contro questo flagello e non resto fino a quando questa malattia è bandito. Questa azione ha causato il governo italiano ha deciso di conferire il titolo di barone, che è stata respinta dal Tenderini, perché, secondo lui, "solo facendo un dovere civico" tassa volontaria.
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1700
GIOVANNI ANTONIO CYBEI
Carrara, 3 febbraio 1706 - 7 settembre 1784
Il grande scultore e sacerdote, è l’unico che conosco a riunire scultura e sacerdozio, carrarese, probabilmente nato a Moneta (Fossola di Carrara), il 3 febbraio 1706. Il cognome che assunse, Cybei, lo si deve, probabilmente, alla gratitudine ed al ricordo del suo padrino di battesimo, da parte di un nobile Cybo (come dichiara Vittorio Spreti), probabilmente in età adulta, come pure la conversione da ebreo a cattolico, visto che perse i genitori nel 1710, a quattro anni.
Antonio Canova
1757 1822
Scultore : Anche se non era nato a Carrara , veniva spesso alle cave di marmo e fu socio onorario dell' Accademia di Belle Arti , troviamo la sua firma nei "fanti scritti "
Emanuele Repetti
1776 1852
Farmacista : Una vita piena di soddisfazioni nel campo lavorativo, ma la vita privata fu piena di disgrazie e sciagure. Pubblicò numerose opere su le Alpi Apuane e l'escavazione del marmo.
Madre Maria Teresa Castelpietra
Carlo Finelli
1782 1853
Scultore : Dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti ottenendo il massimo riconoscimento si trasferì a Firenze e a Milano. Tra le sue opere ricordiamo : " Amore e Psiche" " Le tre Ore danzanti " a Torino sulla scalinata di Superga (gruppo di S.Michele arcangelo che abbatte Lucifero.
Pellegrino Rossi
1787 1848
Economista e uomo politico: visse tra L'Italia Francia e Svizzera . Fu eletto al parlamento svizzero ed ambasciatore a Roma del governo francese.
Fu ucciso in un attentato a Roma.
Domenico Andrea Fabbricotti
Carrara, Ms 1788 - 1877
Imprenditore : uomo facoltoso trasse le sue richezza dal commercio e lavaorazione del marmo.
Pietro Tenerani
1789 1869
Scultore : Frequentò l'Accademia di Belle Arti . Tra le sue opere ricordiamo il monumento a Pellegrino Rossi , il monumento al Papa Pio VIII.
Angelo Peliccia
1791 1863
Filosofo e medico : Nato a Bedizzano fu un grande Patriota.
William Walton [ la sua storia ]
1796 1872
Imprenditore inglese si stabilì a Carrara nel 1840, contribuì con la sua iniziativa imprenditoriale alla realizzazione del 1° pontile caricatore e agevolò l'esportazione e l'espansione del commercio carrarrese
1800
Domenico Cucchiari
1806 1900
Generale di fanteria partecipò a numerose battaglie tra cui la1° guerra d'indipendenza : amico di Garibaldi e Mazzini .
Giuseppe Piccirilli
1844-1910
Scultore immigrato a New York con tutta la famiglia nel 1888. Autore del Memorial Lincoln a Washington ed inventore della scultura neoclassica e monumetale negli USA
Domenico ZACCAGNA. Carrara il 3 settembre 1851 – Roma nel 1940)
Geologo (nato a Carrara il 3 settembre 1851 – defunto a Roma nel 1940); laureatosi in ingegneria a Torino nel 1874. Si perfezionò nello studio delle scienze geo- mineralogiche, che prediligeva, all'École des Mines di Parigi dal 1874 al 1876; tornato in patria, fu assunto dal 1876 presso l'Ufficio geologico d'Italia, dove rimase per 50 anni. Si occupò del rilevamento geologico delle più difficili regioni d'Italia, dedicandosi in particolar modo alla Toscana e alle Alpi Apuane di cui pubblicò la prima carta geologica, rilevata insieme con B. Lotti (1896), e un'altra al più ristretta (1900); a esse seguì la Memoria geologica delle Alpi Apuane (1932). Fu a capo della missione idrogeologica in Tripolitania (1913). Diede incremento all'industria dei marmi bianchi e colorati e si dedicò anche a progetti di linee ferroviarie e d'impianti idroelettrici. Gli si deve la collezione di marmi del Servizio geologico d'Italia (Roma). Ingegnere e geologo, con ricca produzione di studi anche al di fuori del campo strettamente professionale, entrando in servizio presso il “Regio Ufficio geologico” di Roma. Assume anche ad alta fama in campo internazionale, con la sua maggiore opera “Memoria geologica delle Alpi Apuane”, iniziata con l’ing. Lotti, nel 1878, ma portata avanti da solo dal 1890, terminata nel 1928. A Marina di Carrara progettò oltre al Campanile della Parrocchia e l’allargamento delle navate, anche Villa Caro, sul lungomare di Verrazzano, il palazzo della Marmifera oggi casa di Domenico Serri: un ingegnere che ebbe incarichi anche nella costruzione della Parrocchia e la Palazzina di piazza Menconi angolo Garibaldi (conosciuta all’inizio del precedente secolo come Casa Zaccagna), oggi pare di proprietà Venè perlomeno sino al 1980, dove a piano terra si avvicendarono diversi negozi, da Drogheria a Farmacia, a Bar, sino all’attuale Banca. Costruzione probabile inizio 1900, con sulla facciata, verso mare, pose quattro statue di marmo bianco raffiguranti le Quattro Stagioni, vedi anche la “Storia di Marina di Carrara” nella cui foto iniziale d’epoca si nota la palazzina con le quattro statue, poi tolte, perché anche a occhio nudo si percepiva la pericolosità di tale insicura sistemazione. (mentre la Madonna del Mare, sulla cima della Facciata della Parrocchia, mi assicurò lo scultore Luigi Telara (vivente) che fu un impianto elaborato, poggiando ben sicura, su doppia pavimentazione ben bloccata), vedi anche la Storia della Chiesa Sacra Famiglia. In seguito si occupò delle regioni nelle Alpi Marittime, ma soprattutto della Toscana e con particolare riguardo delle Alpi Apuane. Nel 1896 fu pubblicata a Roma la prima Carta geologica delle Alpi Apuane al 50.000, rilevata insieme con B. Lotti, cui seguì la Carta geologica generale delle Alpi Apuane al 25.000 (Firenze 1900, a cura del Ministero delle Corporazioni, e poi quella dell'Appennino adiacente alle Alpi Apuane, oltre a numerose altre sezioni, carte, mappe, ecc. - Nel 1913-14 fu capo della missione geo-idrologica inviata in Tripolitania, i cui risultati espose nelle memorie: Itinerari geologici sulla Tripolitania occidentale (XVIII, Memorie, descrizioni. carte geologiche d'Italia, Roma 1919), Sulle condizioni geo-idrologiche della zona occidentale della Tripolitania (1932) e molti altri siti, tra cui Alpi Occidentali, carta geologica del Golfo di La Spezia, e d’Italia del 1932, ecc. (carta geologica = Rappresentazione grafica dove sono riportate le rocce affioranti in un territorio, le loro caratteristiche strutturali, spessore, età, rapporti stratigrafici, giacimenti minerali e fossili). Collezionò anche minerali e un carbonato idrato di zinco ed alluminio, la zaccagnaite, è stato così denominato in suo onore. Zaccagna si spense a Roma nel 1940.
John Singer Sargent
1856 1925
E' stato più volte a Carrara nel periodo 1911 - 1913 . Le sue pitture e schizzi sulle cave e i cavatori sono conservati nei musei e nelle collezioni private più famose del mondo. Per maggiori informazioni
Gabriele D'Annunzio
1863 1938
Poeta : Venne a Carrara nel 1907 per vedere di persona le varate alle cave. " e allo stridar delle ruote faceva eco il grido del bovaro furibondo"
MAGGIORI INFORMAZIONI
D’Annunzio a Carrara dedicò una poesia nell'ambito de "Le Citta' del silenzio"(nella raccolta Elettra del 1903): "Carrara morti son vescovi e conti di Luni e sono dispersi i loro avelli,gli Spinola e Castruccio Antelminelli son morti, e gli Scaligeri e Visconti, ed Alberico che t' orno' di fonti,gli antichi tuoi signori ed i novelli.Ma su quante citta' regnano i belli eroi nati dal grembo dei tuoi monti......... Su la piazza Alberica il solleone muto dardeggia la sua fiamma spessa ;e, nel silenzio,a pie' della Duchessa canta l'acqua la rauca sua canzone.............S'ode ferrata ruota strider forte sotto la mole candida che abbaglia ,e il grido del bovaro furibondo.......... Arce del marmo,in te rinvenni i segni che t'impresse la forza dei Romani, sculti al sommo adorai gli Iddii pagani e dissi "O Roma nostra ovunque regni".Dissi:" O mio cuore or fa ch tu m'insegni la rupe che foggiar volea con mai di foco il grande Artier,si che i lontani marinai la vedesser dai lor legni"............ Quanto scritto nella poesia denota una conoscenza di Carrara approfondita e non certo frutto di una singola visita. Ma fu un ammiratore anche delle Alpi Apuane in toto ,come si puo' vedere in altre poesie,come " l' Alpe sublime" (nella raccolta Alcyone,1902) :" Svegliati Ermione.sorgi dal tuo letto d'ulva,o donna di liti. Mira spettacolo novo,gli Iddii appariti sull'Alpe di Luni sublime ! Occidue nubi ,corone caduche su cime eterne.Ma par che s'aduni concilio di numi grande e solenne tra il Sagro e il Giovo, tra la Pania e la Tambura e che l'aquila fulva del Tonante su le sante sedi apra tutte le penne..........Candore dei marmi lontani,statua non nata,la piu' bella !..........Oh Alpe di Luni,davanti alla faccia del Mare la piu' bella,rupe che s'infutura,oh segno che l'anima cerne,grande anelito terrestro verso il Maestro che crea,materia prometea,altitudine insonne,alata. Inno senza favella,carne delle statue chiare,gloria dei templi immuni,forza delle colonne alzata,sostanza delle forme eterne ! ". Un omaggio cosi' a Carrara e alle Alpi Apuane non ha riscontri nella letteratura,con l'eccezione di Dante Alighieri.
Marzio Casoli
Carlo Fontana
1865 1956
Scultore: Dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti si trasferì a Roma .Tra le sue opere ricordiamo La scultura dedicata ad Aronte, il gruppo "Graecia capta " . il busto dedicato a Farinata degli Uberti, realizzò nel 1927 una delle quadrighe bronzee per l'Altare della Patria a Roma.
Ceccardo Roccatagliata Ceccardi
1871 1919
Poeta : Nato a Genova , fin da bambino veniva spesso nella terra d'origine di sua madre [ Ortonovo ]. Dal 1896 al 1897 fu direttore del settimanale lo "Svegliarino ". Grazie a lui fu trovato un manoscritto del Petrarca , e la documentazione dei vari passaggi a Carrara di Michelangelo Buonarroti.
Arturo Dazzi
1881 1966
Scultore pittore : Nato a Carrara , frequentò l'Accademia di Belle Arti , fin da ragazzo la sua passione era la scultura : Tra le sue opere si ricorda : " Il Cavallino " in piazza Farini , e il monumento[ obelisco ] a Marconi nella piazza principale dell'Eur a Roma.
Egli lavorò quasi sempre in simbiosi con Marcello Piacentini. Sue sono infatti tutte le scukture dell'arco di trionfo di Piazza della Vittoria di Genova. Il fatto poi che la sua amicizia con Piacentini gli avesse procurato il gtitolo di Accademiico d'Italia, gli fu fatale perché - caduto il regime fascista - fu osteggiato da tutti i suoi concittadini e sii ritirò a Forte dei Marmi. ( Giacomo Bezzi )
Gino Bottiglioni
1887 1963
Glottologo : Nato a Carrara ha studiato a fondo i dialetti toscani,liguri e della Corsica
Enrico Del Debbio
Carrara, 26 maggio 1891 – Roma, 12 luglio 1973
Enrico Del Debbio nasce il 26 maggio 1891) a Carrara, architetto ed insegnate italiano, dove compie gli studi nell’Accademia di Belle Arti, di Carrara, perfezionandosi in architettura (1910). Ottiene la Pensione del Monte (1912) e dopo la vittoria del Pensionato Artistico Nazionale (1914) si trasferisce a Roma, dove lavora negli studi professionali più qualificati e fa parte della vivace comunità di artisti legata ai cenacoli artistico-letterari del Museo Artistico Industriale e dell’Associazione Artistica Internazionale. Inizia l’insegnamento nella Scuola Superiore di Architettura di Roma e partecipa alla Prima Biennale Romana (1921), ottenendo il primo premio per l’architettura (Ponte sul Tevere) con un referendum tra gli artisti espositori
Gino Menconi
1899 - 1944
Politico / Partigiano, figura rilevante dell'antifascismo e della Resistenza, ha combattuto nella I Guerra Mondiale.
A Parma venne cosparso di benzina e bruciato vivo.
1900
Ilario Bessi l'ultimo "artista" della Fotografia.
1903 - 1986
Ilario BESSI, è nato a Carrara, (20-2-1903 / 25-7-1986), in località Vezzala. Ilario Bessi era ancora uno sbarbato quando fu richiamato militare dal 1920 al 1923 e non pensava ancora alla fotografia anche perché in Italia la tecnologia era, rispetto all’America, alle prime armi nei confronti dei professionisti: esistevano piccole macchine fotografiche, quasi da gioco. Quando da militare, cercavano un fotografo professionista, si offerse con una piccola menzogna, pensando di impadronirsi dell’arte, studiando la notte sulla guida allegata alla macchina che le avevano offerto. Il mattino ...............
Francesca Rolla Carrara
1915 2010
Oggi ricordiamo il 71esimo anniversario dell'insurrezione delle donne carraresi.
Erminio Ferrarini
1919 - 2002 Comano (MS)
professore di scienze naturali presso il Liceo
Scientifico Marconi di Carrara,illustre botanico e' stato autore di numerosissime pubblicazioni scientifiche, di iniziative per la conoscenza del patrimonio botanico delle Alpi Apuane ed ha anche collaborato col prof.Luciani nella identificazione dei nomi dialettali carraresi delle piante da inserire nel Vocabolario.
Luciano Luciani
1923 - 2004 Carrara
Un' intellettuale che dette "Nobiltà" al dialetto carrarino
Insegnante di latino e greco presso il liceo classico "Repetti" di Carrara e nel liceo classico "Parentucelli" di Sarzana, è stato direttore per un decennio del "Comitato Apuano di Etnografia e Linguistica".
E' stato Membro della "Società Italiana di Glottologia".
Tra le sue pubblicazioni si ricorda la collaborazione al Vocabolario della corretta pronuncia italiana del linguista G. Malagoli.
Il nome di Luciani è legato soprattutto alla sua opera principale, quel "Vocabolario del dialetto carrarese" di oltre 1500 pagine, un' importante opera, frutto di una indagine glottologica meticolosa sul territorio carrarese, per la quale si avvalse, a suo tempo, della generosa collaborazione di numerosi informatori sul territorio di Avenza, Bergiola, Colonnata, Gragnana, Marina,Carrara.
Da ricordare anche la sua collaborazione per la parte etimologica al volume di C. Romanelli "Gli uccelli nelle parlate toscane".
Ringraziamo la libreria F.ll Luciani di Carrara e il Dott Casoli per averci concesso gentilmente le informazioni sopracitate.
Capitano Michele Fiorillo
1930 La Spezia - 1966 Carrara
Il Capitano di Porto Michele Fiorillo nasce a La Spezia il 31 maggio 1930.
William Wylie, ama fotografare l'acqua, la pietra, l'uomo…
Una Mostra delle sue opere sulle cave e i cavatori di Carrara sta girando gli Stati Uniti. E' tornato a Carrara alcuni giorni fa per scattare alcune altre foto (in Accademia e alle cave) e incontrare nuovamente i suoi amici ed estimatori; poi è andato a Verona dove Mondadori gli ha stampato il suo libro d'immagini, infine è ripartito per gli USA. Ha ringraziato per l'aiuto e l'accoglienza ricevuta noi di Italia Nostr e promesso che in giugno tornerà a Carrara per presentare il suo libro ed anche un film da luig girato a Carrara… Maggiori informazioni
Giorgio Chinaglia
Carrara 1947 - Florida 1 04 2012
Sportivo : Nato a Carrara il 24 gennaio 1947. Data la sua prestanza fisica è il classico centravanti di sfondamento. Ha militato oltre che nella Nazionale : Massese - Lazio e N. Cosmos.
Soprannominato Long John maggiori informazioni su http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Chinaglia
Gianluigi Buffon
1978
Sportivo : Nato a Carrara il 28 gennaio 1978, Discende da una famiglia che ha nel DNA lo Sport , la madre campionessa di lancio del peso e del disco, il padre campione di lancio del peso, le sorelle pallavoliste.Inizia a giocare a calcio nella squadra del Canaletto, una società di calcio dilettantistica spezzina, in seguito va a giocare nel Perticata, altra formazione locale dilettantistica carrarese. In entrambi le squadre gioca nel ruolo di attaccante. A 12 anni va al Bonascola e a 13 anni passa al Parma. a 14 anni è costretto a giocare in porta perchè entrambi i portieri sono infortunati. E in poco tempo diventa il portiere titolare. Esordisce in Serie A a soli 17 anni. Il Seguito lo conoscono tutti Parma Juventus CAMPIONE del MONDO Germania 2006..............................
Francesco Gabbani
9 settembre 1982 è un cantautore italiano, ha vinto vinto per due volte il Festival di Sanremo, rispettivamente nel 2016, anno in cui ha vinto come esordiente con il brano Amen.