Piazza Duomo
La città
Cuore della città, la piazza è dominata dal duomo di Sant'Andrea, costruito fra XI e XIV secolo, completamente in marmo.
Le diverse fasi costruttive si rispecchiano nella netta divisione fra la parte inferiore, romanica, a fasce bianche e nere, caratterizzata dal grande rosone e da colonnine sormontate da teste scolpite.
A questa seconda fase appartiene il portale laterale di San Giovanni, così chiamato perché in antico fungeva da accesso per i fanciulli che dovevano essere battezzati.
Al centro della Piazza si trova la fontana detta del Gigante, realizzata nel 1563 utilizzando la statua del Nettuno scolpita per la Repubblica genovese da Bacco Bandinelli, una volta ottenuto il pagamento la lasciò incompiuta e fuggi da Carrara per evitare l' arresto.
A fianco del Gigante è la casa Pelliccia, dove veniva ospitato Michelangelo quando soggiornava in città per scegliere il marmo destinato alle sue opere.
La piazza è ricca di tracce che raccontano particolari della vita cittadina: fra gli archi dell' edificio posto di fronte al Gigante, sede medioevale del Comune, emerge l'immagine a bassorilievo del pudore, una figuretta nuda nell'atto di coprirsi il pube, che tradizionalmente indicava il luogo dove venivano esposte pubblicamente le donne adultere.
Da un' altra tradizione deriva l'espressione"essere appesi al gancio del Negroni, ovvero l'essere oggetto di schermo, che prende origine da un gancio tuttora visibile all'angolo della piazza con via Santa Maria, a cui un tempo si affiggevano le sentenze di condanna.
Un'iscrizione sull'edificio all'angolo con via Ghibellina reca invece precisa memoria del passaggio in città, il 12 maggio 1536, dell'imperatore Carlo V, reduce con le sue truppe da una campagna militare a Tunisi contro il pirata Khayr al-Din.
Dalla leggenda alla storia.
Le diverse fasi costruttive si rispecchiano nella netta divisione fra la parte inferiore, romanica, a fasce bianche e nere, caratterizzata dal grande rosone e da colonnine sormontate da teste scolpite.
A questa seconda fase appartiene il portale laterale di San Giovanni, così chiamato perché in antico fungeva da accesso per i fanciulli che dovevano essere battezzati.
Al centro della Piazza si trova la fontana detta del Gigante, realizzata nel 1563 utilizzando la statua del Nettuno scolpita per la Repubblica genovese da Bacco Bandinelli, una volta ottenuto il pagamento la lasciò incompiuta e fuggi da Carrara per evitare l' arresto.
A fianco del Gigante è la casa Pelliccia, dove veniva ospitato Michelangelo quando soggiornava in città per scegliere il marmo destinato alle sue opere.
La piazza è ricca di tracce che raccontano particolari della vita cittadina: fra gli archi dell' edificio posto di fronte al Gigante, sede medioevale del Comune, emerge l'immagine a bassorilievo del pudore, una figuretta nuda nell'atto di coprirsi il pube, che tradizionalmente indicava il luogo dove venivano esposte pubblicamente le donne adultere.
Da un' altra tradizione deriva l'espressione"essere appesi al gancio del Negroni, ovvero l'essere oggetto di schermo, che prende origine da un gancio tuttora visibile all'angolo della piazza con via Santa Maria, a cui un tempo si affiggevano le sentenze di condanna.
Un'iscrizione sull'edificio all'angolo con via Ghibellina reca invece precisa memoria del passaggio in città, il 12 maggio 1536, dell'imperatore Carlo V, reduce con le sue truppe da una campagna militare a Tunisi contro il pirata Khayr al-Din.
Dalla leggenda alla storia.
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