La guerra a Canepari
1944 Il fronte
Fosdinovo e la guerra, battaglia a Canepari, linea Gotica Massa Carrara, combattimenti sulle alpi apuane
Sentieri della resistenza
Canepari - Fosdinovo - Ms
Nel piccolo borgo di Canepari, dal 20 settembre al 30 novembre 1944, si insediò e fu attivo il comando della Brigata Garibaldi "Ugo Muccini", la quale, prima del rastrellamento nazifascista del 29 novembre 1944, raggiunse la forza complessiva di oltre 900 partigiani, suddivisi in otto distaccamenti. Questa brigata controllava il territorio collinare che andava da Santo Stefano Magra a Forte Bastione.
La formazione era dedicata a Ugo Muccini, un comunista di Arcola caduto in terra di Spagna combattendo contro franchismo e assunse formalmente la denominazione di Brigata il 19 settembre 1944. Essa traeva origine da un primo gruppo partigiano attivo fin dall'ottobre 1943 sulle colline tra Santo Stefano Magra e Sarzana. La Brigata si spostò in seguito sull'Appennino parmense dove rimase fino all'estate del 44 quando tornò nello spezzino e si affiancò agli altri gruppi nati nel frattempo in Val di Magra, andando a costituire la Brigata Garibaldi della IV zona operativa ligure. Dal settembre del '44 alla liberazione presidiò Canepari dove si stabilì il Comando di Brigata.
La sede del comando si trovava nella piazzetta di Canepari, mentre la scuola del paese era adibita a dormitorio ed infermeria. Nello stesso edificio si svolgevano le riunioni e si pianificavano le azioni militari.
La scelta del comandante cadde sulla persona di "Federico", il vicecomandante fu "Walter" e il commissario politico all'atto della costituzione della Brigata fu "Andrea", successivamente sostituito da "Brichè". Il 29 novembre del 1944 la brigata subì un imponente rastrellamento da parte dei neonazisti che accerchiarono i partigiani dai monti di Carrara fino a Santo Stefano con l'intenzione di costringerli a scendere nella pianura sarzanese dove altre truppe aspettavano per prenderli in trappola. Tutti i distaccamenti si organizzarono per la difesa contrastando il nemico nella zona circostante Fosdinovo, l'unica che offrisse possibilità di fuga. I partigiani della Muccini resistettero valorosamente fino a sera, quando i tedeschi si ritirarono, come di consueto, al calar delle tenebre. La maggior parte degli uomini era salva e cercò scampo al di là della Linea Gotica.
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