Trekking monte Forato
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Trekking al Forato da Cardoso
Percorso ad anello (segnaletica convenzionale CAI a salire sentiero N° 12 - a scendere N° 110 - N° 6 - N° 124 - N° 12 ° )
Durata percorso circa 7 ore a/r
Come raggiungerlo da Seravezza proseguire per Stazzema - Cardoso
Difficoltà E - escursionistico. Il percorso in parte è una vecchia mulattiera che s'inoltra nel bosco, poi il percorso in alcuni punti passa su rocce, occorre guadare in più punti un ruscello, attraversare un piccolo kenyon carsico e l' ultimo pezzo sotto il Forato bisogna salire in verticale con aiuto delle mani ( pochi metri )Richiede buone gambe e ottima resistenza in quanto il dislivello da Cardoso ( m 265 ) alla vetta Forato ( 1223 ) e più di 958 m.
Nota
FARE ATTENZIONE ALLE CARTINE, IN ALCUNE IL SENTIERO 110 non è segnato ma lo si trova in vetta sotto il Forato e indica foce di Petrosciana ( 1 ora circa )
Un po di storia
Cardoso un tempo era centro importante per la lavorazione del ferro, poichè la zona era ricca di pirite, oggi al posto del metallo viene estratta e lavorata la Pietra di Cardoso.
Inoltre il paese è stato colpito dall' alluvione del 19 giugno 1996 che seminando distruzione e morte devastò il paese.
Il percorso
Oltrepassiamo il paese che è situato sotto il gruppo delle Panie, Procinto, Nona e Forato, curviamo a destra per loc Colombetta sorpassiamo la vecchia chiesa e saliamo per la carrozzabile fino al cartello che indica il santuario.
Qui lasciamo la macchina, dove troviamo una grotta carsica piena d' acqua che ricorda una vecchia cava abbandonata di pietra di Cardoso.
Subito si nota il cartello del sentiero n ° 12 che a destra sale al Forato, mentre a sinistra un cartello indica il sentiero per il santuario.
La mulattiera sale rapidamente tra i castagni, sulla sinistra alcuni paesini creano delle magnifiche cartoline.
Dopo circa 20 minuti lasciamo la mulattiera per entrare nel bosco e arriviamo ad un piccolo ponticello in legno, nel salire incontriamo un piccolo ruscello che dovremo guadare più volte.
Andando avanti incontriamo ruderi di abitazioni e riaffiorano i gradoni in pietra della vecchia mulattiera.
Nel salire dopo circa un' ora di cammino con lo sguardo proviamo a "cercarlo ma non lo troviamo" poi arriviamo al bivio che a sinistra conduce a Mosceta e a destra porta al Forato, qui i castagni lasciano il posto ai faggi.
Saliamo sotto i torrioni carsici del monte Colombara in lontananza i raggi del sole filtrano dalla vegetazione che si dirada e fa preludere l' arrivo di un punto panoramico.
Ecco, il grande arco carsico naturale è davanti a noi, maestoso sovrasta tutta la valle, rimaniamo senza parole.
L'arco si è creato nel corso dei secoli dall' erosione degli agenti atmosferici, ed
ha un diametro di circa 30 metri e uno spessore di 10
Alla nostra sinistra i paesi di Pruno e di Culicchiaia, mentre la visuale da sinistra verso destra propone la catena montuosa con il monte Corchia, Pania della Croce.
La voglia di arrivare è tanta, proseguiamo attraversando un canalone carsico che sembra ricordare un piccolo canyon, continuiamo a salire per il bosco, dalla vegetazione intravediamo il grande arco che ci appare sempre più maestoso.
Ci siamo, siamo sotto di lui, manca pochissimo, con l' aiuto delle mani ci arrampichiamo sulle rocce per l'ultimo tratto che sale ripidissimo.
Ora siamo sopra, la vista è davvero affascinante, dalla finestra si vedono lontanissimi i paesi di Cardoso, Pruno,Volegno e un tratto della costa, la vista delle vette è impressionante, si può godere di un giro panoramico a 360° gradi partendo da destra verso sinistra : Pizzo delle Saette - l'omo morto - Pania dell Croce - Corchia - cava delle Cervaiole - Procinto - Nona
Lasciamo un pensiero dentro al piccolo scrigno che la sezione Cai ha depositato sotto la grande croce di ferro e dopo una meritata pausa decidiamo di scendere per il sentiero n°110 che in un'ora conduce alla Foce di Petrosciana metri 961.
Nel scendere decidiamo di andare a vedere la ferrata ( EE A ) che cala sul crinale, l' ambiente è molto aperto e panoramico, imponente il gruppo del Monte Procinto e del Monte Nona.
Non avendo l'attrezzatura necessaria per affrontare la ferrata scendiamo al di sotto per il sentiero e arriviamo alla foce di Petrosciana.
Ora scendiamo verso destra per il sentiero N° 6 in direzione Stazzema poco più avanti incontriamo una piccola cappella votiva e l'innesto per il sentiero n° 124 che indica per Cardoso, tocchiamo una piccola fonte con acqua cristallina e raggiungiamo una piccola casa che reca sul portale la data 1878,ora di li a poco siamo sul sentiero n°12 che ci riporta alla macchina.
Stanchi ma soddisfatti, possiamo dire di aver messo il primo tassello nel gruppo delle Panie.
Un caloroso ringraziamento ai miei compagni d' avventura
4 Giugno 2011
Pietro Angelo Rebecca
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