Chiesa S.S Giacomo e Cristoforo
Storia dell'edificio
In origine era la chiesa dell'Ospedale dei Santi Giacomo e Cristoforo, che aveva la sua sede nell'annesso edificio fino alla seconda metà del 1800, oggi è Chiesa Parrocchiale.
Esistevano, chiesa ed ospedale, già nel 1335, come ne fa fede una lapide, in volgare trecentesco, ora conservata nell'atrio del Civico Ospedale di Carrara. (Vedi foto e testo della lapide commentato da M.Venutelli)
La presenza dell'ospedale, proprio qui, ai piedi della montagna, si spiega se si pensa ai moltissimi percorsi alternativi alla via Francigena: Carrara dista soltanto km.4 dalla fortificata frazione costiera di Avenza, dove passava la Via principale verso la Città Santa o verso Santiago de Compostela.
Le notizie più antiche riguardanti la chiesa dell'ospedale le troviamo nel testamento olografo del primo Proposto di Carrara, Sac. Francesco Maria Silici . (ndr. Il priore battezzò Pellegrino Rossi).
Il documento, conservato nell'archivio parrocchiale, ci informa dellla fondazione della Cappellania dei SS. Giacomo e Cristoforo.
"il dì primo novembre 1752 per atti del Sig. Notaro Francesco Maria Zeni, fondai una Cappellania laicale nello Spedale dei SS. Giacomo e Cristoforo per comodo spirituale degli infermi dello stesso spidale".
Il testamento ci riserva anche alcune significative notizie riguardanti la nomina del primo Cappellano e delle richieste che gli vengono fatte, le date delle feste e le sante Messe da celebrare, i compiti della pastorale ordinaria presso gli ammalati. Alla Cappellania viene assegnata anche una notevole quantità di beni materiali, che sarebbero stati necessari per il mantenimento del Cappellano e del sagrista; il Sacerdote fondatore lascerà alla chiesa anche preziosi doni personali, come il crocifisso fabbricato con il legno d'olivo, portato a Carrara nel 1764 dopo un viaggio in Terra Santa con S. Paolo della Croce.
A dimostrazione della devozione a Maria e del suo interessamento alle sofferenze degli ammalati, don Francesco Maria Silici incarica il suo successore capellano
"...di fare l'esposizione del Venerabile (?) per sette giorni precedenti alla Domenica terza di Settembre, nella quale si celebra la Festa dei Sette Dolori della SS.Vergine"..."aggiungo l'incarico di cantare la messa solenne e il vespro all'altare maggiore della Chiesa di detto ospedale nel dì 26 luglio festa di S.Anna madre della SS.ma Vergine col Sofferente."
Ha inizio, così, la tradizionale festa dell'Addolorata così cara, nel passato agli abitanti del rione Grazzano e Caffaggio dove si trova, appunto, la chiesa di San Giacomo, racchiusa dentro le antiche mura che circondavano la città di Carrara.
- Oggi la festa dell'Addolorata propria di quei rioni, segna l'inizio delle attività annuali della Parrocchia.
La devozione verso la Madonna, raffigurata in cartapesta, opera realizzata e donata nel 1857 dal Sig. Svanazzini di La Spezia, allievo della Reale Accademia di Carrara, si è estesa a tutta la Comunità Parrocchiale -.
Cento anni dopo la stesura del testamento suddetto, il 9dicembre 1852, il Vescovo di Massa Mons. Francesco Strani, confermava di fatto l'istituzione della Cappellania Curata facendo affiggere alla porta della Cattedrale di Massa, l'Editto (vedi lato) con cui si invita il clero diocesano a sostituire il defunto cappellano don Francesco Pieroni.
Nuova conferma si ebbe il 15 ottobre 1898.
La Chiesa/Cappellania dell'ospedale di San Giacomo e San Cristoforo, diventa Chiesa Parrocchiale nell'agosto 1928, a seguito di una serie di formali richieste che i cappellani di allora inviarono al Card. Prefetto di Roma e al vescovo in carica, Mons. Giuseppe Bertazzoni. Siamo nel gennaio 1926.
Nella lettera vengono esposti i motivi del necessario scorporo dalla Parrocchia di S. Andrea che conta 8000 abitanti.
"...la città di Carrara conta al presente trentamila abitanti ed ha una parrocchia divisa in tre curazie: San Giacomo con abitanti seimila (6000); San Francesco con abitanti novemila (9000); San Ceccardo con abitanti settemila (7000)".
L'iniziativa di Don Enrico Musetti, Curato di San Giacomo; di don Antonio Vincentelli Curato dei San Francesco e di don Ugo Barbieri, Curato di San Ceccardo, non andrà in porto se non due anni dopo.
Sarà nel Decreto di Curia, datato 1° Agosto 1928, che i tre Curati potranno finalmente leggere le parole del Vescovo di Massa Mons. Giuseppe Bertazzoni che "...per il bene spirituale dei fedeli della città di Carrara, siamo venuti nella determinazione di erigere in parrocchia le semplici Curazie esistenti... separiamo, dividiamo, dismembriamo le Cure di San Francesco, di San Giacomo e di S. Ceccardo... dalla Prepositura di S. Andrea".
Riconosciuta civilmente l'11 gennaio 1951, la chiesa di S. Giacomo ha subito alcuni danni strutturali in seguito al terremoto dell'ottobre 1994.
Da quella data l'attività liturgica e pastorale è stata trasferita presso il vicino Santuario delle Grazie, lasciata dall'Ordine francescano dei Frati Minori qualche anno prima.
Ma questa è storia attuale.
Carraraonline.com ringrazia don Mario Tucci per aver concesso tali informazioni
don Mario Tucci
http://www.parrocchiadisangiacomo.it/storia_della_chiesa_parrocchiale.html