Bozi di Saudino
Itinerari liguri
L’anello di Saudino
Cari Amici, erano quasi trent’anni che non andavo ai Bozi di Saudino a Sarzana, così l’altra mattina approfittando della bella giornata decisi di ritornare in quei laghi dove da ragazzo con gli amici andavo a pescare. Dopo aver lasciato la macchina nei pressi del lavaggio sul viale XXV aprile ( poco prima della rotatoria che s’immette su l’Aurelia – Sarzana )mi incamminai nel piccolo viottolo tra canne e rovi. Il sentiero è ben tenuto ed è un percorso ad anello pianeggiante adatto a grandi e piccini che di tanto in tanto ha sbocchi verso l’acqua. Le acque stagnanti dei Bozi ospitano piante acquatiche e diverse specie di pesci d’acqua dolce. L’habitat ideale di persici trota, carpe, tinche, anguille e predatori come i lucci. Oltre alla fauna ittica i bozi ospitano anche un gran numero di uccelli acquatici e di macchia. Avvicinandosi alle sponde senza far troppo rumore si possono vedere gli aironi bianchi e cenerini oltre ad anatre e germani. Negli specchi d’acqua le nuvole che si riflettono creano un effetto ottico straordinario. Devo ammettere che mi ha fatto molto piacere ritornare in quei laghetti pieni di ricordi e consiglio a tutti di portarci anche i propri figli, sarà una piccola passeggiata avventura di circa un’ora e mezza nella natura. Il percorso oltre che essere fatto a piedi si può fare anche in bici, andando alla scoperta di ambienti umidi ricchi di vegetazione e animali, a pochi passi dal centro urbano di Sarzana.
Da sapere :
I laghetti denominati Bozi di Saudino sono zone umide di origine artificiale derivanti da ex cave di argilla e ghiaia allagate dall’acqua di falda. Risulta dagli archivi storici che i primi interventi di estrazione di argilla eseguiti in questa località risalgono intorno alla metà dell’Ottocento.
Le cave servivano per rifornire le due importanti fornaci site a Silea e a Fondamento (Fornace dei Fratelli Saudino).
M. di C. 28 Agosto 2018
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